Medicina Rigenerativa Veterinaria

Le terapie rigenerative ( o medicina rigenerativa) sono una branca della medicina che utilizza la bioingegneria per potenziare alcune attività fisiologiche, al fine di esaltare i normali processi di guarigione dei tessuti.

Si tratta di una serie di trattamenti che si avvalgono dei più recenti studi nel settore della rigenerazione e proliferazione cellulare e che sfruttano le innate capacità rigenerative di tutti i tessuti animali.

Pur non essendo ancora completamente conosciute le potenzialità di questi trattamenti in tutte le possibili applicazioni, alcuni di essi sono ben sperimentati ed estremamente promettenti per l’uso clinico.

Tra questi, si annoverano quelli con:

  • PRP –  Plasma Ricco di Piastrine (Platelet Rich Plasma)
    nelle sue varie forme ed applicazioni di gel piastrinico, concentrato piastrinico, lisato piastrinico.
  • MSCCellule Staminali Mesenchimali (Mesenchymal Stem Cells) oggi più propriamente definite Cellule Stromali Multipotenti (Multipotent Stromal Cells).
  • SVFFrazione Stromale Vascolare (Stromal Vascular Fraction)
    Popolazione eterogenea di vari elementi biologici, derivata da dissociazione del tessuto adiposo.

Indicazioni pratiche delle terapie rigenerative per il veterinario

Le terapie rigenerative prevedono diverse modalità applicative.

Tra queste il medico veterinario che le somministra deve optare in base non solo al tipo di patologia da trattare, ma anche considerando numerosi fattori: l’età e il carattere dell’animale, la possibilità di proteggere la parte trattata, l’ambiente e tante altre.

La selezione del paziente e della metodica utilizzata sono alla base dei risultati ottenuti.

Il medico veterinario, in base alle sue conoscenze in materia e alla sua esperienza con questi strumenti terapeutici, è colui che deve decidere quale trattamento eseguire e come somministrarlo.

MSC, SVF e PRP sono 3 opzioni terapeutiche che possono essere impiegate singolarmente o in associazione secondo le diverse circostanze.

E’ importante che la scelta terapeutica sia spiegata e condivisa con il proprietario, il quale deve essere dettagliatamente informato sulle motivazioni che consigliano un’opzione al posto di un’altra (cellule autologhe, omologhe, concentrate, espanse, fresche, congelate, PRP, gel piastrinico, lisato, associazioni varie, utilizzo di scaffold, ecc).

E’ altrettanto importante che il proprietario sia informato, oltre che sulle caratteristiche riparative di questi prodotti biologici, anche sugli aspetti ancora poco conosciuti, che sono quelli che obbligano a considerare ancora questa terapia come sperimentale.

Il concetto di terapia sperimentale va inteso nel senso che la terapia non può essere ancora annoverata nell’ambito della medicina dell’evidenza, perché non supportata da numeri sufficienti.
In altre parole, la casistica attualmente disponibile non è sufficientemente numerosa da potere essere oggetto di
valutazioni statistiche affidabili.
In questo senso la terapia va considerata sperimentale, ossia non ancora suffragata da risultati statisticamente validi.

Infine, è opportuno informare sempre il proprietario delle problematiche organizzative, logistiche, economiche e, non ultimo, delle criticità di questi trattamenti.

Rischi del trattamento con terapie rigenerative

L’utilizzo di MSC omologhe potrebbe, teoricamente, causare fenomeni avversi più o meno gravi.
Ad oggi non sono state segnalate reazioni avverse di alcun tipo ma, trattandosi di una sostanza biologica che viene introdotta nell’organismo, potrebbe in teoria causare reazioni di diverso tipo e gravità:

  • reazioni infiammatorie nella sede di somministrazione,
  • reazioni allergiche,
  • anafilassi,
  • fino a morte dell’animale.

Il trattamento con MSC (Cellule Staminali Mesenchimali) omologhe costituisce una terapia di recentissimo sviluppo ed applicazione.

Pur conoscendone ampiamente gli effetti benefici e la quasi assenza di reazioni avverse, non è ancora disponibile una casistica sufficiente affinché possa essere definita secondo gli standard utilizzati nella medicina dell’evidenza (Evidence Based Medicine).

La pubblicazione delle Linee Guida Ministeriali regolamenta solamente l’impiego clinico delle MSC autologhe, mentre per le MSC omologhe sono allo studio diversi trail clinici che ne possano validare la sicurezza e l’efficacia.

Occorre che il proprietario dell’animale sia sufficientemente edotto sull’azione di queste terapie, sui benefici e su eventuali rischi.

Tumorigenicità dei trattamenti con terapie rigenerative

Sono in corso numerosi studi sulle MSC in rapporto ai tumori.

A fronte dell’ipotetica possibilità che cellule spiccatamente deputate a moltiplicarsi possano interagire e servire da stimolo per cellule già presenti nel tessuto con queste caratteristiche (come le cellule tumorali) esistono anche studi che prevedono la possibilità di utilizzare le MSC come veicolo per farmaci antitumorali, tali da portare a contatto con le cellule patologiche i farmaci specifici per combatterle.

Ad oggi, non sono riportati casi di animali sottoposti a terapia con MSC che abbiano sviluppato neoplasie riferibili al trattamento.

Anche per questi aspetti è importante il giudizio clinico del medico veterinario che valuterà il paziente sotto il profilo clinico e degli esami di laboratorio, che sempre debbono precedere il trattamento.

Informativa al proprietario

E’ importante che note esplicative di questo tipo siano sottoposte e spiegate dettagliatamente al proprietario dell’animale, il quale, prima di accettare il trattamento, dovrà sottoscrivere di avere letto e capito quanto illustrato.

La terapia rigenerativa deve essere prescritta da un medico veterinario in grado di fornire tutte le informazioni dettagliate, parte delle quali sono quelle sopra riportate.

Le cellule staminali mesenchimali debbono provenire da un laboratorio che lavori secondo protocolli di qualità e che sia in grado di certificare il numero di cellule presenti nel flacone e l’assoluta sterilità del materiale biologico.

Materiale non chiaramente identificabile deve essere considerato a rischio per l’animale.

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Procedure cliniche terapie rigenerative (1)

Procedure cliniche nelle terapie rigenerative: come avviene in pratica?

Le terapie rigenerative e quelle a base di cellule staminali mesenchimali (MSC) debbono essere attuate con grande attenzione e solamente dopo una meticolosa valutazione del paziente.
Pertanto, è opportuno che ogni animale candidato a queste terapie  venga visitato da un medico veterinario competente in materia, il quale dovrà stabilire se il paziente è idoneo al trattamento.

A questo fine, sulla base dei reperti clinici, l’animale dovrà essere sottoposto ad una serie di esami che comprendono:

  • esami ematologici ed altri esami specialistici di volta in volta utili o necessari, quali:
  • ECG,
  • ecografia,
  • radiografie ed altri esami che possono essere richiesti in seguito alla visita.

Sulla base dei risultati della visita clinica e degli esami, il medico veterinario valuterà l’idoneità del paziente a ricevere il trattamento.

Il trattamento con Cellule Staminali Mesenchimali: cosa si fa  in pratica?

Come già specificato, il trattamento con MSC può essere fatto con cellule autologhe (dello stesso soggetto) o cellule omologhe (di soggetto diverso ma stessa specie).
Qualora si decida per il trattamento con cellule autologhe, l’animale dovrà essere sottoposto ad un primo piccolo intervento per il prelievo di tessuto.

Questo dovrà essere inviato, in determinate condizioni di sterilità e di conservazione, al laboratorio autorizzato per l’isolamento delle cellule.

Dopo 2-3 settimane le cellule saranno pronte e potranno essere impiantate nella sede della lesione.

Periodicamente il Ministero della Salute autorizza progetti di ricerca finalizzati all’utilizzo delle cellule omologhe.

Quando il singolo paziente, in seguito agli accertamenti preliminari, viene ritenuto idoneo, potrà entrare nel progetto di ricerca.

In questo caso, il paziente potrà ricevere cellule da donatore entro pochi giorni dall’insorgenza della lesione, senza la necessità di eseguire un intervento per il prelievo del tessuto e l’attesa della preparazione del prodotto biologico finale.
Il trattamento con cellule omologhe deve seguire scrupolosamente le procedure richieste dal Ministero ed indicate nelle Linee Guida per l’impiego delle cellule autologhe.

Gli animali sottoposti a queste terapie debbono essere controllati frequentemente secondo una modalità che verrà spiegata dettagliatamente al proprietario dal medico veterinario che esegue il trattamento.